Indigestione di emozioni nel caos
di rimorsi nauseanti.
Voler svuotare lo stomaco
dalla rabbia, dalla tristezza gonfia
di lacrime,
prosciugare l’ossessione
dal cervello,
le domande dalle tempie doloranti.
Gli occhi arrossati dalla fatica
di piangere fissando il surreale
momento, la frase, il viso, lo squarcio.
Percepire la carne morbida, le viscere
ferite e scoperte.
Perdere l’equilibrio nel cuore
del dubbio, della paura,
dell’ansia nella sospensione della vita.
Dover
andare
avanti.